martedì 23 dicembre 2014

Prossima Fermata: Big Hero 6 o Tokyo in un film Disney


Sono andata a vedere Big Hero 6. Sì, il primo giorno, a uno spettaccolo in un orario dimenticato da Dio, in tutta la sala c'eravamo io, il mio ragazzo e una madre con bambina annessa, stop.
Ma come potevo resistere? Come?
Impossibile! E ora vi spiego perché.
Questo film racchiude le tre cose per me più belle al mondo:
-il Giappone (perché ambientato a San Fransokyo, città che è per metà Tokyo)
-la Disney (è un film Disney, chi altro poteva produrre una simile meraviglia?)
-la Marvel (la storia è tratta da un fumetto della Marvel)
Ecco, capitemi ora, io DOVEVO vederlo, praticamente era un obbligo morale.

E poi parliamone, il cattivo ha una maschera KABUKI, se non è epicità questa non saprei proprio che altro potrebbe esserlo.
Ma questo è solo uno dei numerosi elementi giapponesi che troviamo all'interno del cartone. Quali sono gli altri?
Scopriamolo assieme....

Big hero 6


domenica 14 dicembre 2014

Prossima Fermata: Tsukiji, il mercato del pesce più grande del mondo


Tsukiji è il mercato del pesce più grande del mondo, ogni giorno vi passano circa 2000 tonnellate di pescato per darvi un'idea, si trova in una delle zone più centrali di Tokyo,  a due passi da Ginza,quartiere da cui infatti arriviamo noi.
Anche se dal 2016 verrà spostato a Toyosu (isola artificiale vicino ad Odaiba). Spostamento che personalmente mi causa un filo di tristezza, perché mi pare che così il centro di Tokyo perda uno dei suoi angoli più curiosi, affascinanti e vitali, ma i giapponesi immagino avranno le loro ragioni.


Dopo aver fatto rifornimento di acqua, succhi e merendine al コンビニ/ konbini (perché la notte è lunga e i viveri-porcata più che necessari) proseguiamo dritto e ancora dritto lungo la strada del Kabukiza, finché non arriviamo ad un grande incrocio, l'edificio davanti a noi è sormontato da un enorme tonno felice: posso supporre che siamo sulla strada giusta. 


(io e Ale che cantiamo vittoria prima del tempo, guardate come sorridiamo fiduciose di essere arrivate a destinazione)


sabato 6 dicembre 2014

Prossima Fermata: ONE OK ROCK a Milano




Una delle foto che più sta girando dal dopo concerto, mostra l'entusiasmo, l'energia e quanto questo gruppo giapponese sia amato dai suoi fans. Se dovessi scegliere una parola chiave sarebbe sicuramente EMOZIONI.


lunedì 10 novembre 2014

Prossima Fermata: come visitare 3 quartieri in un solo giorno, Ueno, Asakusa e Ginza



Anche qua è tempo di vacanze estive, scuola chiuderà per due settimane e ne approfitteremo non solo per visitare quei luoghi di Tokyo ancora inesplorati ma anche per avventurarci al di fuori della grande metropoli -ho organizzato un viaggetto niente male,vedrete, vedrete.
Oggi girovagheremo per tre quartieri di Tokyo: Ueno, Asakusa e Ginza.
Puntiamo ad alcune attrazioni ben precise e il level up è dato dal fatto che non dormiremo questa notte, domani mattina all'alba ci aspetta l'asta dei tonni e causa orari della metro/orario di apertura dell'iscrizione all'asta ci tocca stare sveglie tutta la notte per poter essere sicure di entrare. Quindi iniziamo la giornata con questa consapevolezza: after per vedere i tonni non ti temiamo.

Dall'Italia sono arrivate Bea (una mia carissima amica) e Cristina (una sua compagna di università che ho conosciuto qualche mese prima della partenza) che si uniscono al nostro terzetto tokyota per tutta la durata delle nostre vacanze.
Così ci incontriamo di buon'ora all'uscita della metro di Ueno, oggi le porto a vedere la strada-mercato di Ameyayokocho e finalmente avrò l'occasione di scattare qualche foto diurna a questo luogo estremamente affascinante.


(una pasticceria e una panetteria ad Ueno. Poiché il panda, presente nello zoo di Ueno, è il simbolo del quartiere, tantissimi dolci lo raffigurano)


sabato 25 ottobre 2014

Porssima Fermata: Odaiba o dell'Isola che non c'è


Odaiba è l'isola che non c'è o meglio che non c'era. Un'isola di divertimenti, dove tornare bambino non è un viaggio seconda stella a destra poi dritti fino al mattino ma una corsa su rotaie che seguono l'ondeggiare del mare. Non troverete forse Peter Pan ma un Gundam, al posto dei bambini sperduti il Drago Shenron, la Statua della Libertà invece che i pirati e se vorrete volare, niente Trilli ma una delle ruote panoramiche più famose del mondo.


 ( in viaggio sulla Yurikamome, il treno automatico che collega Tokyo -si prende dalla stazione Yamanote di Shimbashi o da quella di Shiodome- all'isola artificiale di Odaiba)


domenica 14 settembre 2014

Prossima Fermata: Yokohama, una città giapponese-cinese-europea


Vorrei fare una piccola parentesi per iniziare il post perché mi sembra surreale (surreale, ma davvero bello sia inteso), qualcosa di relegato a quelle scene cliché dei film in cui una ragazza che si trova in una grande città (di solito New York, ma io mi sono presa Tokyo e non farei mai cambio) se ne sta con il suo pc da Starbucks a bloggare. Ebbene, sto bloggando da Starbucks. Accanto al pc un Caramel Machiato e fuori il Parco di Ueno, verde e pieno di gente in una Domenica pomeriggio assolata.
Isa è con un suo amico a vedere il museo della scienza ad Odaiba e Ale proprio ora sta viaggiando in Shinkansen (direzione matrimonio di suo cugino). Quindi eccomi qui, io e il pc e tante parole in testa da mettere in ordine sulla pagina bianca.




Ma ora passiamo al vero argomento del post: la visita di Yokohama, città di mare a poco meno di un'ora di treno da Tokyo...

mercoledì 10 settembre 2014

Prossima Fermata: andare al cinema in Giappone o l'ultimo film dello Studio Ghibli


Per questa sera io e Ale abbiamo in mente un'avventura al limite delle nostre capacità linguistiche: andare a vedere 思い出のマーニー (Omoide no Maanii, il cui titolo inglese è When Marnie was there) ultimo film dello Studio Ghibli.
Sì, in un cinema giapponese ovviamente.
Sì, in giapponese ovviamente.
Sì, ce le cerchiamo.
Ma poi, anche non capissi una parola è dello studio Ghibli che stiamo parlando, quindi quel che sarà sarà, noi la volontà ce la mettiamo.

Così con l'aiuto di quel santo di Shun scegliamo un cinema a Shibuya e ci diamo appuntamento con lui (che ancora più santo ci accompagna) dopo cena.

(bellissimo come sempre lo Shibuya Crossing, scende la sera, le luci si accendono, come ogni volta che esco dalla JR rimango incantata, è un luogo magico nella magica Tokyo)

domenica 31 agosto 2014

Prossima Fermata: Shin-Okubo, la Korean Town di Tokyo e K-POP


Stasera abbiamo in programma qualcosa di speciale, qualcosa per cui ho atteso e il mio piccolo giovane cuore ha tanto sospirato: andare a Shin Okubo, il quartiere coreano di Tokyo.

    (uscite dalla stazione delle Yamanote Shin Okubo un accogliente tramonto tokyota ci attende)


Lo so, sento di essere nel posto giusto. Mi sembra di aver trovato la Terra Promessa, il Sacro Graal e l'introvabile scritta hai vinto nelle merendine Kinder tutto assieme.
Ale non mi è d'aiuto, il suo entusiasmo è a mille come il mio e ci aggiriamo con un sorriso ebete-inquietante stampato in faccia.
Appena vediamo il primo negozio quasi ci fondiamo in mezzo alla strada, saltellando come Heidi al pascolo.

    (primo avvistamento di negozio strepitoso che non lascia dubbi, siamo nel quartiere coreano)

mercoledì 27 agosto 2014

venerdì 22 agosto 2014

Prossima Fermata: rosso come Asakusa


Asakusa è un altro dei quartieri dove più si può vedere la differenza tra la Tokyo moderna e la Tokyo delle tradizioni. Diversamente da Harajuku, dove addentrarsi verso il Meiji Jingu comporta uno stacco netto, ad Asakusa la discesa è graduale: tanti turisti, tanta attività, tanta vita mentre si cammina lungo la strada del Sensoji.
Se dovessi associare poi un calore a questo quartiere sarebbe il rosso; rosso che palpita, freme, pulsa, rossi sono anche il Sensoji (il più importante tempio buddhista di Tokyo) e le sue immense porte, simboli di Asakusa.

(il Kaminarimon la prima porta del Sensoji, oltrepassandola si entra in una strada non molto larga ricolma di negozietti e banchetti di cibo)


sabato 2 agosto 2014

Prossima Fermata: Pokemon Center o tornare bambini in un pomeriggio di pioggia


Aggiornamento: il Pokemon Center di cui parlo in questo articolo (alla fermata Hamamatsucho della Yamanote) ha chiuso nel Dicembre 2014 ma non disperate un Pokemon Center ancora più grande (e in cui spendere ancora più soldi XD) ha aperto al Sunshine di Ikebukuro

Oggi io e Isa decidiamo di fare qualcosa di diverso e divertente, andare al Pokemon Center di Tokyo. Arrivarci è piuttosto semplice, basta prendere la JR e scendere ad Hamamatsucho, uscire all'uscita nord, andare a destra e attraversare la strada, salite le scale mobili e siete arrivati.

                                    (il quartiere di Shiodome, pieno di moderni grattacieli)

venerdì 1 agosto 2014

Prossima Fermata: comprare uno yukata o Hanabi, i fiori di fuoco giapponesi


Durante il periodo estivo in Giappone si svolgono numerosi Hanabi, decise a vederne uno chiediamo a Shun quale sia il migliore, lui tira fuori l'iphone (qua è rarissimo vedere qualcuno con un altro tipo di telefono) e dopo aver consultato una tabella fitta appunto di eventi da qualche misterioso sito internet ci consiglia quello del 22 Luglio: è un hanabi grande (e quindi bello da vedere) ma non incasinato come potebbe essere quello del Sumidagawa (l'hanabi più importante di Tokyo che si svolge invece il 26).
Così la mattina del 22 partiamo da casa di buon ora con l'obiettivo di comprare degli yukata da indossare per l'hanabi. Lo yukata (una sorta di kimono estivo e leggero) viene molto spesso indossato dalle ragazze giapponesi per questo tipo di celebrazioni e noi non vogliamo ovviamente essere da meno; sfidiamo il caldo atroce andando a piedi fino all'ABAB di Ueno (dove si trova uno stand che vende yukata che dà direttamente sul marciapiede) e cominciamo a spulciare tra i vari yukata disponibili. Qui non vendono solo gli yukata singoli ma anche i set (yukata+obi+geta) ed è quello che alla fine decidiamo di prendere, scegliere uno yukata è qualcosa di molto personale, ci sono tantissime possibilità, stampe e colori , abbiamenti; è qualcosa che si deve intonare con i propri di colori e con il proprio carattere.  

                                        (tre occidentali in yukata, che starà mai succedendo?)

martedì 29 luglio 2014

Prossima Fermata: Rilakkuma Café a Shibuya


lunedì 21 Luglio

E' lunedì ma qua è vacanze, è il giorno del mare (si avete capito bene: del mare. Mi viene da ridere quando mi chiedono come mai non vado a scuola oggi e devo rispondere "Perché è il giorno del mare" ma tralasciamo).
Così ce ne andiamo allegramente a Shibuya, la scorsa volta abbiamo scoperto che al primo piano della Tower Records c'è il Rilakkuma Café e ce lo siamo tenuto in serbo per un pomeriggio come questo.
Dopo un giro di shopping, durante il quale (grazie ai saldi) compro un favoloso paio di pantaloni con delle rondinelle stampate sopra a 18 euro, in quello che nomino ufficialmente il mio negozio preferito di Shibuya (si chiama Romantic Road e ha delle cose particolarissime, tutti pezzi singoli), decidiamo che è giunto il momento di sfoderare la carta Rilakkuma Café, per un pò di riposo e qualche dolce ristoratore.


Il bello di entrare alla Tower Records è che da una settimana all'altra cambiano i poster giganti che hanno dentro a seconda delle uscite e così tu ti ritrovi con certe meraviglie 

(BTS a grandezza naturale, ancora mi sto mangiando le mani dopo aver scoperto che ce li avevo sotto il naso senza saperlo, erano a Tokyo per il lancio di Boys in luv... stefy non ci pensare pat pat, non ci pensare ripatpat)


lunedì 28 luglio 2014

Prossima Fermata: Giovedì universitario a Takadanobaba e Karaoke

giovedì 17 Luglio

Ci incontriamo con Myriam a Takadanobaba , zona universitaria (a Takadanobaba si trova infatti la Waseda, una delle top università di Tokyo) e per questo molto economica sopratutto per quanto riguarda i ristoranti (mangiamo un piatto di gyoza buonissimi spendendo solo 210 yen).
Questa sera abbiamo in serbo qualcosa di speciale: Myriam ci vuole portare in un pub irlandese, non lontano dalla stazione, dove gli universitari giapponesi sono soliti andare, il giovedì è una sorta di giorno di riposo ci spiega lei.
Partiamo dalla premessa che i giapponesi brilli sono per lo più uno spasso perché si sbottonano un pò e tendono a tirare fuori un lato idiota che solitamente non hanno e che fino ad ora abbiamo avuto poche occasioni per entrare in conttatto con gente della nostra età, siamo più che ben disposte nei confronti della serata.
Inoltre io e Ale abbiamo organizzato una piccola festa a sorpresa per Isa, quale luogo migliore di un pub per fare caciara?
Il pub, in vero stile Irish, è gremito di persone, ci sediamo e mentre Myri e Isa sono al bancone ad ordinare io e Ale sgattaioliamo dalla cameriera per chiedere se possono portare loro la torta.
Due tizi ci intercettano venite a bere con noi ?, ah belli qua c'è una festa da mandare avanti e
finalmente munite di drink (per me analcolico perché lo so, sono una persona triste) e dopo aver schivato altri due giapponesi abbordatori (hanno una vera e propria passione per le occidentali, perciò ragazze italiane amanti del Giappone venite senza timore che ce n'è da vendere) ci risediamo al tavolo e sventiamo il tentativo di Isa di andare al bagno accampando scuse senza senso, fino a quando la musica si ferma, le luci si spengono e parte tanti auguri in giapponese.

Isa si guarda intorno cercando di capire di chi sia il compleanno finché non le arriva la torta davanti, tutti i giapponesi del pub giù a cantare (che carini anche se non vi conosciamo) e a brindare.  

    (tutte insieme e la tortina di Isa, compleanno in Giappone a sorpresa)

sabato 26 luglio 2014

Prossima Fermata: 2 pomeriggi a Ueno o supreme tecniche di abbordaggio giapponese


martedì 15 luglio

Amo il parco di Ueno, è grande, verde, tranquillo. Come pochi posti riesce a trasmettermi pace.
Amo gli alberi fitti e vicini che gettano ombre giganti, lo spazio immenso, il silenzio rumoroso e pieno di vita di quando sai di avere vicino qualcuno, ma non si parla perché è tutto così calmo.
E' un silenzio caldo che ti avvolge e ti rassicura.
Amo la sua fontana attorno la quale, la sera, i giapponesi siedono parlando piano; tutto intorno si fa buio e loro, spesso coppie, stanno lì a guardare l'acqua come se niente potesse turbarli. Vengono avvolti dalla notte, dalle ore più fresche delle giornata e tu li osservi e ti incanti, l'acqua danza e il cielo vi si riversa.

E' bella e piena di sorpese anche la strada che da Nippori conduce al parco. Si passa per il bellissimo quartiere di Yanaka, conosciuto come il quartiere dei gatti (numerosi negozi vendono articoli a tema gatti e si trovano cose carinissime), dove si possono vedere tanti piccoli templi e casette antiche. Camminare si sta rivelando in realtà un ottimo modo per scoprire posti curiosi.





    (un tempio buddhista e sullo sfondo uno dei grattacieli di Nippori)


venerdì 18 luglio 2014

Prossima Fermata: Storie di vita quotidiana in Giappone ~ parte 1

Una raccolta di storie casuali, buffi aneddoti, fotografie per mostrare com'è la vita quotidiana in Giappone PARTE 1 ~



martedì 8 e mercoledì 9 Luglio
-spesso in giro trovo esempi di italiano a random puro, ad esempio sul nostro bidoncino dell'immondizia c'è scritto prossimo palcoscenico (mi sfugge il nesso tra spazzatura e palcoscenico, sarà qualcosa di metafisico?).




    (il nome di una via nel nostro quartiere: Nippori Piacere... se lo dite voi)






(panino trovato all'Inageya: pane dell' hot dog e dentro spaghetti al sugo, con sopra scritto gusto ナポリタンロ一ル naporitaan rooru, cioè roll napoletano)

mercoledì 16 luglio 2014

martedì 15 luglio 2014

Prossima Fermata: One Piece Store a Shibuya


Fa caldissimo oggi a Tokyo, armate di gonne ci giapponesiziamo fino in fondo e apriamo l'ombrello.  



Le giapponesi sono davvero attente alla cura delle pelle, perciò se c'è anche mezzo raggio di sole, si bardano all'inverosimile e non importa che ci siano 3 gradi o 40.
Ne vedo andare in giro con manicotti su mani e su braccia (cose che la sauna ci fa un baffo), una addirittura si aggira con un giubbotto impermeabile a maniche lunghe con il cappuccio tirato su e il colletto abbottonato fino a coprire il naso, tipo che sopra a quel giubbotto ci puoi fare una braciolata.








venerdì 11 luglio 2014

Prossima Fermata: Tanabata alla Tokyo Tower


Oggi è il Tanabata e decidiamo di trascorrerlo in una maniera un po' particolare, alla Tokyo Tower montano all'interno una speciale illuminazione che riporta sul soffitto di uno dei piani la Via Lattea e tutte le stelle.
Io adoro il Tanabata e venuta a conoscenza di un simile evento ho trascinato anche Isa e Ale, determinata a non perdermelo per nulla al mondo.
Raggiungere la Tokyo Tower da Nippori non è semplicissimo, trovandosi in una zona un pò decentrata dobbiamo prendere prima la JR fino a Ueno e poi da lì la Hibiya Line fino a Kamiyacho. Poiché i trasporti sono ogni volta un salasso e noi siamo povere studentesse, pensiamo bene di farcela a piedi fino a Ueno (dopo tutto è solo mezzora).
Così guardiamo attentamente la strada su google maps, si deve passare da dietro la stazione di Nippori poi dritti in direzione sud: facile no? E contente raggiungiamo la stazione di Nippori, cerchiamo la solita cartina nei pressi della stazione e incominciamo a studiarla per vedere precisamente che strada prendere (dato che per quanto riguarda il Giappone google maps ha la precisione di un monaco amanuense: crediamoci).
Guardiamo la cartina un attimo, poi due attimi e perché no, anche tre.

cose che assolutamente non sapevo:
-legge fisica del Giappone n°3, quando pensi di aver guardato bene una mappa su internet a casa (perché sei sfigato e non hai internet in giro) non l'avrai mai guardata sufficientemente bene, e a un certo punto, pur essendo convinto inizialmente di sapere perfettamente come arrivare nel tal posto, ti renderai conto in realtà di non saperlo affatto

Facciamo su e giù per la strada come delle sceme finché ci arrendiamo, è tardi e la metro ha vinto anche oggi.
Alla stazione di Kamiyacho ci sono cartelli che indicano chiaramente come raggiungere la Tokyo Tower, che si trova a 5 minuti a piedi dalla stazione.
La prima visione che ne ho, è di sfuggita, appena riflessa su un grattacielo, rosso solo rosso, e affrettiamo il passo per svoltare l'angolo.

Quello che ci troviamo davanti è uno spettacolo indescrivibile, la Tokyo Tower arde nel cielo nero di Tokyo, ferro infuocato nella notte.








giovedì 10 luglio 2014

Prossima Fermata: Harajuku, tra tradizione e modernità


Sono giorni di 七夕 (Tanabata) qui, la settima notte del settimo mese si festeggia il ricongiugimento (dopo un anno di separazione) di Orihime e Hikoboshi, due amanti divisi dal fiume della Via Lattea.
Un pò ovunque si vedono ramoscelli di (take-bambù) su cui si appendono i 短冊 (tanzaku): sctrisce di carta a cui affidare i propri sogni.

Anche l' Inageya (il supermercato) che c'è vicino casa ha il proprio ramoscello, per i clienti che hanno un minuto di tempo da dedicare a impilare kanji nella forma di un desiderio, una speranza o un obiettivo da raggiungere. Dopo aver comprato il pranzo prendiamo anche noi una strisciolina di carta, scriviamo e l'appendiamo.



(il mio tanzaku e quello di Ale)

lunedì 7 luglio 2014

Prossima Fermata: Akihabara, tra manga e maid café


Oggi è Sabato quindi niente lezione, facciamo subito i compiti in modo da avere il fine settimana libero (che brave ragazze) e passiamo al supermercato a comprare il pranzo da mangiare prima di partire, destinazione Akihabara (o Akiba, come l'abbreviano i giapponesi).




( io e Ale alle prese con le コロッケ- korokke, delle crocchettone giapponesi giganti, le nostre sono una al granchio e una alla carne, ma ci sono di tantissimi gusti)


sabato 5 luglio 2014

Prossima Fermata: una serata a Ikebukuro


Oggi prima lezione alla Akamonkai (la scuola di lingue in cui seguirò il corso di Giapponese).
La scuola si trova a Nippori, in una zona sonnacchiosa che pare un piccolo villaggio nella grande metropoli, la gente va e viene con tranquillità, non c'è frenesia in questa parte di Tokyo.
La scuola è davvero bella, organizzata, e di livello, e non posso che essere contenta della scelta fatta. La professoressa è una signora giapponese dalla risata genuina, piccola di statura ma grande nell'entusiasmo dell'insegnare. I compiti sono molti ed è richiesto un certo impegno, ma sono qui per migliorare e spero di riuscirci. Le ore di lezione passano in fretta, mai pesanti, e si fa molta conversazione: come ogni lingua, e forse più di altre, il giapponese ha bisogno di molta pratica ma soprattutto di pazienza. Riempire fogli fitti di kanji, un tratto dopo l'altro, più e più volte e sfruttare ogni occasione per impratichirsi nella conversazione.
Finite le lezioni alle 16.30 scegliamo come meta Ikebukuro con la scusa di andare a prelevare al SevenEleven che si trova non lontano dalla stazione (dato che al Family Mart sotto casa non siamo riuscite), e poi fare la spesa da Daiso (uno hyaku en shop- un negozio a 100 yen,) e fare nel frattempo una passeggiata in un quartiere ancora inesplorato.
Ikebukuro è un quartiere attivo, un pò come Shinjuku, ma anche luogo di otaku, un pò come Akihabara, e infine sede di divertimenti (sale giochi, karaoke) che animano la vita notturna tokyota, e centri commerciali.

La giornata è grigia, una pioggerellina fine scende senza posa bagnando le strade, così i colori sfumano e si riflettono.





venerdì 4 luglio 2014

Prossima Fermata: shopping tra Shinjuku e Shibuya



Approfittiamo del pomeriggio libero prima dell'inizio delle lezioni per una prima tornata di shopping, con alcune tappe mirate tra Shinjuku e Shibuya.
Qua ci sono talmente tanti negozi che uno potrebbe passarci i giorni senza averli comunque girati tutti, il che è bellissimo e poi al momento qui ci sono i SALDI: addio soldi, addiooooooo.
Così senza indugio entriamo da Studio Alta, che il giorno prima ci aveva fatto le sue lusinghe mostrandoci in vetrina vestiti di Liz Lisa (una marca molto famosa per i suoi vestiti kawaii), ma era ormai orario di chiusura e ce l'eravamo appuntato per oggi.




    (davanti a Studio Alta)


giovedì 3 luglio 2014

Prossima Fermata: le mille luci di Shinjuku


Innanzitutto non posso fare a meno di condividere il mio primo pranzo veramente made in Japan: onigiri, che qui costano sui 100 yen (tipo 70 centesimi) e un dorayaki pagato anche 100 yen, in pratica il sogno di una vita che si realizza, in Italia me lo scordo di pagarli così poco.




    (un dorayaki, un onigiri al salmone e uno grigliato alla carne e verdure)


mercoledì 2 luglio 2014

Prossima Fermata: l'arte del partire o destinazione Giappone

L'arte del partire e del lasciarsi qualcosa alle spalle,non che sia facile, non lo è mai.
Affronto di petto le nuove avventure e questa con un'emozione del tutto particolare. Non è semplicemente qualcosa di nuovo, ma il sogno, quello con la S grande, maiuscola e in grassetto. Un filo sempre rimane con le persone più care, per quanto lontani, mentre tenti di preservare nella memoria la loro consistenza tra le tue braccia. E un po' di dispiacere, gioia tantissima, tanti pensieri: cosa farò, come sarà.
3 mesi sono un tempo discretamente lungo, 90 giorni dall'altra parte del mondo e la possibilità finalmente di vivere il Giappone.

La preparazione per questo momento è stata lunga, ma la strada è la determinazione sempre dritte.
Sono affetta al momento da ubriachezza da emozioni. Ma sono pronta all'avventura.

    (valigie, di cui un trolley vuoto da riportare pieno)



    (Il nostro è un volo British Airways + Japan Airlines (Linate, Heathrow, Haneda)



Prossima Fermata: Terme di Pré Saint Didier e Aosta

Adoro le terme, poche cose riescono a essere rilassanti alla stessa maniera. Nella mollezza dell'acqua calda, tra vapori alla cannella e all'arancia, il corpo si ritempra diventando dolce e in pace con se stesso e con gli altri.
Così il mio ragazzo ha deciso di regalarmi un week-end in Valle d'Aosta prima della tanto sospirata partenza per il Giappone. Un momento di coccole e relax tutto per noi, per ricaricarsi e affrontare quest'estate di nuove esperienze alla grande.

    (mentre in Piemonte piove qua il sole si pavoneggia)


martedì 4 marzo 2014

Prossima fermata: Torino, bakery e Giappone Mon Amour (presentazione di Tokyo Orizzontale)

 
Torino è una città uggiosa talvolta, mette il broncio con l'aria della gran dama dispettosa. Eppure sa come mostrare il suo fascino, si agghinda la bella Torino, senza appunto mai venir meno al suo ruolo di Signora.
Mi capita di frequente di pensare a quante possibilità potrebbe offrire al visitatore, a chi per la prima volta si affaccia in Piazza Castello in una giornata di sole, a chi per la prima volta scorge i portici, bianchi, che colonna dopo colonna si incamminano lungo via Po e si aprono ad abracciare Piazza Vittorio.

Sabato ha il broncio, la mia città, pioveva, ma per gli intrepidi, come una mamma premurosa, nasconde nidi caldi. Angoli segreti, in quella geometria romana perfetta di strade trafficate e vie tranquille.
Bakeries e torterie, mi sembrano fiori colorati in giornate così, messi della primavera imminente, dove l'odore non è quello di peteli appena schiusi, ma di cannella e zucchero a velo, tè speziato e dolce.

Numerosi sono i posti dove ci si può rifugiare in cerca di prelibatezze (e approfondirò l'argomento in un post futuro), ma oggi vorrei parlarvi di Sweet Lab in via Principe Amedeo

                   (Galeotto fu il menù e chi lo scrisse; quel giorno più non vi leggemmo avante)

martedì 25 febbraio 2014

Prossima fermata: Lisbona, parte 2 - Sintra e Cabo da Roca

5 GIORNI A LISBONA

Quarto giorno a Lisbona, oggi abbiamo in programma la visita di Sintra un piccolo paesino patrimonio dell'Unesco. Ciò che rende la località di Sintra unica nel suo genere è la singolare concetrazione di palazzi e castelli.
Sintra è il luogo più bello visitato durante il viaggio e quello che forse più mi è rimasto nel cuore, dedicate un'intera giornata alla sua eplorazione, se siete a Lisbona non potete perdervelo.
Ci si arriva facilmente in treno, partendo dalla stazione del Rossio a Lisbona e il viaggio dura circa 40 minuti (il biglietto è intorno ai 4,10 andata e ritorno). 

    (la magnifica stazione del Rossio)

Ciò che si respira a Sintra è un'atmosfera moresca, di fiaba e di sogno. Colori, tempi passati, tanto verde e sole, e poi ? Poi meraviglia, man mano che visito, non riesco a fare a meno di essere sempre più innamorata della piccola e incantevole Sintra.

martedì 18 febbraio 2014

Prossima fermata: Lisbona, parte 1 - tutto il centro storico e traversata del Tago

5 GIORNI A LISBONA

     (Rossio vista dall'Elevador de Santa Justa)

Lisbona è una città tranquilla e caotica allo stesso tempo.
Tranquilla perché la gente per strada non è mai tanta, non si ha la sensazione (vuoi il periodo o la fortuna) di rischiare di essere inghiottiti da un'orda di turisti da un momento all'altro, è una città che si fa ammirare con calma, lei non ha fretta.
Caotica perché in questa sua calma è alquanto confusionaria. E' costruita su sette colli, un ghirigoro di viuzze abbarbicate e se la si osserva dall'alto le case alle volte sembrano mangiarsi l'un l'altra.
Il mezzo pubblico con cui ci si sposta nel centro è principalmente il tram, sono gialli, allegri e dentro hanno spesso ancora la struttura in legno; sono il mezzo di trasporto ideale perché in grado di percorrere le viuzze sali e scendi che caratterizzano Lisbona facendo mirabili rasette a case ed automobili - per la cronaca, se la macchine avessero delle ventose le parchegerrebbero pure sui muri, essendone sfornite si limitano a lasciarle sui marciapiedi e ai lati delle strettissime stradine sopracitate, ti sembra stando a bordo di non poter far altro che finirci contro, ma il tramviere portoghese (razza sadica) all'ultimo secondo ti piazza una rasetta da medaglia d'oro e tiri un sospiro di sollievo. E' una città che ha fascino, carattere, una storia da raccontare, e adesso la visiteremo assieme.

giovedì 13 febbraio 2014

Prossima fermata: presentarsi


 Tra vent'anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. -Mark Twain


Questo è un blog che nasce dalla passione per i viaggi, i viaggi fai da te, quei viaggi che a farli ti lasciano il brivido della scoperta sulla pelle, il sorriso sulle labbra.
Credo che organizzare e lanciarmi all'avventura sia una sorta di vocazione (oltre che una profonda soddisfazione) e benché non disdegni il relax del dolce far nulla, non c'è niente come il partire per luoghi mai visti e starci fino a riempirsene gli occhi. Sono una di quelle persone che quando va da qualche parte vuole vedere e provare tutto ciò che c'è di tipico o particolare, affronto le opportunità con in testa l'idea di chissà quando potrò tornarci e a negarmi un'esperienza ho la sensazione di farmi un torto.
Perciò lascerò che sia questo mio lato da spirito libero ma (maniacalmente) organizzato a parlere in questo blog: destinazioni, consigli, hotel e ostelli e un pizzico di me stessa a spasso per il mondo.
Allora, siete pronti a scoprire qual è la prossima fermata?

Stefania