mercoledì 27 agosto 2014

Prossima Fermata: una giornata kawaii ad Harajuku


(un mare di panda - e non un panda qualsiasi, ma il mio amato Ojipan- dentro il Kiddyland di Harajuku)




Sono le 10 di mattina e fa caldissimo.
Avete presente quando vi avvertono riguardo qualcosa e voi rispondete: "Ma sì, che vuoi che sia". Ecco, prima di partire mi avevano detto che faceva caldo e io spavaldamente avevo pensato il fatidico: "Ma sì, abito nella Pianura Padana, l'afa d'estate è la norma, certamente potrò sopportarlo".
Il problema è che la parola italiana caldo non rende minimamente l'idea dell'afa giapponese.
Io e Isa siamo un pelo in ritardo all'appuntamento con Miryam e corriamo verso la stazione di Nippori, seriamente se posassi un uovo sull'asfalto me lo ritroverei sodo.







                                     
(vecchietti giapponesi che inondano bambini con l'acqua sparata con dei super getti direttamente da un'autobotte)







Prima tappa della giornata è la piazza all'entrata del parco Yoyogi, la speranza è quella di vedere qualche cosplayers o rockabilly, ma fa troppo caldo e giustamente starsene in costume non deve essere la cosa più piacevole del mondo (oh caro Settembre, ripongo le mie speranze in te, non mi deludere). Facciamo comunque una passeggiata (dato che finora l'unico lato del parco che abbiamo visto è quello del Meiji Jingu )



    (Isa dice che sembro Katy Perry in Roar: ma magari!!! Comunque grazie Isa :'))









                                       
(nonostante il caldo qua fanno ginnastica tutti assieme allegramente. C'erano moltissimi gruppi che si esercitavano nelle attività più disparate con incrollabile energia, e poi c'eravamo noi che ciondolavamo qua e là strisciando da un'ombra all'altra: trova le differenze)







Finito il giretto per il parco ci buttiamo in Omotesando, via principale di Harajuku, oggi affollatissima per via dei saldi.




(Condomania, uno poi si chiede perché stimo i giapponesi, questo negozio dà tutte le risposte, solo loro sono capaci di piazzare come se nulla fosse un negozio del genere nel bel mezzo di Omotosando, giusto a due passi da Chanel & co.)







L'idea oggi è di esplorare Kiddyland, negozio famoso per il suo merchandising rigorosamente kawaii e fare un giro per negozi alla ricerca di qualche buona offerta.




    (preparatevi ad entrare in un altro universo)










    (coloratissimi accessori per capelli in quantità industriale)









    (un intero piano dedicato a prodotti di Snoopy)









    (scaffali pieni di Totoro dall'effetto ipnotico)









C'è chi penserà che si tratti di un negozio per bambini, niente affatto. I giapponesi sanno quello fanno, sono dei fottuti geni del male consumistico, altro che America terra del capitalismo.
Tu passi tra gli scaffali e vieni risucchiato in un vortice oscuro di pucciosità e ti ritrovi a voler comprare cose di cui prima neanche conoscevi l'esistenza perché... beh, insomma... perché sono carine e basta. Così comprare un set di tappi per penne sormontati da panda pare un'idea geniale, o diventare gli orgogliosi proprietari di un coprigabinetto di Totoro la figata del secolo (giuro comunque che alla fine sono stata bravissima, nonostante volessi rapinare il reparto cancelleria dell'Ojipan, non ho comprato niente, nientissimo). 




    (assurdi pupazzi infinitamente morbidi)










    (Ghibli anche in cucina)









    (le pareti del Kiddyland)










(repartino dedicato a Kiki's delivery service)










    (qua invece solo Frozen, che in Giappone sta avendo un successone)










    (Shin chan, ricordi di infanzia di sto sgorbietto di cartone che faceva un sacco ridere)





















    (queste penne di kuroko no basukee hanno le manine: meraviglia delle meraviglie)




















   (qualche puzzle di One Piece)











      (non posso fare a meno -ogni volta che la vedo- di essere attratta dall'action figure di Link)











                                             
                                         (un trenino elettrico, erano secoli che non vedevo uno)









All'ultimo piano si trovano un Rilakkuma Store (qui ho perso Isa definitivamente, da buona super fan di Rilakkuma è rimasta mortalmente folgorata) e un Hello Kitty Store





























































Ciliegina sulla torta, uscite dal negozio incontriamo una super star giapponese in carne e ossa: è proprio lui, Mr Rilakkuma, che ci passa accanto con nonchalance, mentre fuori dal Kiddyland già si è formata una coda di persone in attesa di una foto















Risaliamo verso il Laforet (famoso centro commerciale di Harajuku) e ripesco sti due tizzi.
Li avevo adocchiati prima mentre fuori dal Famima ero intenta a mangiare onigiri e non ero stata abbastanza lesta da immortalarli, ma ora sono pronta e non me li lascio scappare per la seconda volta



    (lo so, sono fantasticamente trash e adorabili)









Fuori dal Laforet uno dei negozzi ha allestito una mega svendita, ogni pezzo a 1000 yen (9 euro), così mi lancio nel frugafruga e riemergo dal marasma con una gonna e un vestito davvero belli, faccio giusto in tempo a pagare che comincia a venire giù il diluvio e troviamo rifugio dentro il centro commerciale, mezza Tokyo pare aver avuto la stessa idea.




    ( il banchetto della svendita è un pochino preso d'assalto)









(le immancabili commesse urlatrici acchiappa clienti e un altro milione di persone nello stretto corridoio dell'ultimo piano del Laforet)








C'è così tanta gente che a stento si cammina, ovunque hanno appiccicato i fluo volantini dei saldi che fanno sembrare lo spazio anche meno, le commesse addette all'acchiappo clienti urlano neanche fossero novelle AC/DC e per una volta paiono essersi dimenticati la solita aria condizionata a -20° (quando magari sarebbe stata utile)




(valeva la pena entrare anche solo per fare questo video, da un lato tutto sto chiasso mi mette di buon umore, dall'altro penso a ste poverette che molto spesso sono senza voce dal tanto che hanno urlato)







Per fortuna alla fine smette di piovere e dato che è ora di merenda Miryam propone pancakes




    (proprio davanti al Laforet, incontri kawaii)











                      (incontri kawaii parte seconda, sempre fuori dal Laforet)









Non ricordando bene dove si trovi Rainbow Pancake (è un negozio piuttosto famoso ad Harajuku dove cucinano appunto fantasiosi pancake in stile molto giapponese, ma che si trova in una viuzza laterale) seguiamo Myriam lungo Takeshita Dori alla sua ricerca.






    (prima di entrare in Takeshita Dori)












                      (perché a Takeshita Dori la Domenica pomeriggio non c'è nessuno)










Raggiungiamo Rainbow Pancake che sono le 5.30 passate da poco, ma è ormai tardi: prendono l'ultimo ordine alle 5.30 spaccate e così dobbiamo lasciare la coda e i nostri sogni di gloriosa merenda.
Ma poi troviamo lui, salvatore di povere ragazze bisognose di pancakes Mee's Pancakes (si trova proprio dall'altra parte della strada rispetto al H&M di Harajuku, atmosfera rilassata e vintage, pancakes favolosi e come ogni buon cibo giapponese che si rispetti: kawaii, carino)




























   (the king of pancakes: doppio strato con frutti di bosco, gelato, mascarpone e panna)











    (i pancakes ci rendono felici)








Dopo la merenda ristoratrice girovaghiamo ancora un pò lungo Takeshita Dori e entriamo da Wonder Rocket un negozio specializzato in abiti stile vintage





                      (che ne pensate di questi finti occhiali? Devo dire che non sono male)































Scoviamo un negozio dove vendono simil divise scolastiche giapponesi












E poi ci infiliamo in un negozio di cosplay giusto prima di tornare a casa 
















    (tantissimi colori per tantissime parrucche)





Riprendiamo la Yamanote quando ormai è scesa la sera, Harajuku è un quartiere versatile, un quartiere frullatore, miscela gli ingredienti del Giappone, da quelli più stravaganti a quelli più tranquilli. E allora penso sia per questo che gli viene facile, non si deve sforzare per farti divertire.  





4 commenti:

  1. OMMIIOOOO Voglio vestirmi anche io con l'uniforme giapponeseee.

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  2. qui in Takeshita Street le vendevano :) carine vero??

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  3. Non vedo l'ora di assaggiare questi pancakeeeee!!! grazie per i tuoi preziosi consigli :)))

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    1. Prego Greta :) sono contenta che i miei consigli siano stati utili!!
      I pancake non puoi perderteli sono troppo belli e soprattutto buoni !!

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